Sunday 18 January 2009

stampede ballad
















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I eventually did it. Sold my camera to buy canvasses and brushes. Abandoned photography to start a new career as a watercolours painter.

…OK, that was a joke. I like long exposures. I like movement. I like reflections. I like surrealism. I like my photos to look like watercolours. (No software manipulation used here. The first photo is the JPEG from the camera). I’ll give a more in-depth analysis of movement next time. I think that, with photography, we have the possibility of isolating elements of what we visually perceive, isolate the beauty from all the rest. In other words, to make reality look better.

I started a few years ago with landscapes and a compact film camera, using coloured papers in front of the lens and other toys to obtain effects. Then moving into still-life with the first film reflex. I eventually recycled back into a landscape photographer, or better, dreamscape photographer, as I like to define myself. I am indebted to the inspiring artwork of photographers such as Massimiliano Curcio and Jason Theaker.

What’s the next step then? Photography, as well as life, is a continuous evolution.

Alla fine l’ho fatto. Ho venduto la mia fotocamera per comprare tele e pennelli. Ho abbandonato la fotografia per iniziare una nuova carriera come pittore di acquerelli.

...OK, scherzavo. Mi piacciono le esposizioni lunghe. Mi piace il movimento. Mi piacciono i riflessi. Mi piace il surrealismo. Mi piace far sembrare le mie foto come acquerelli. (Nessuna manipolazione tramite software e’ stata adoperata. La prima foto e’ il JPEG dalla fotocamera). Daro’ una piu’ dettagliata analisi sul movimento la prossima volta. Penso che con la fotografia si abbia la possibilita’ di isolare elementi di cio’ che percepiamo visualmente, di isolare la bellezza da tutto il resto. In altre parole, di far sembrare la realta’ piu’ bella.

Iniziai un po’ di anni fa con i paesaggi e una compatta a pellicola, usando carta colorata e altri giocattoli per ottenere effetti particolari. Con la prima reflex a pellicola mi sono poi orientato verso la still-life. Infine mi sono nuovamente riciclato in un paesaggista, o meglio, come mi piace definirmi, sognaggista (da dreamscape, perdonatemi, la traduzione dall’inglese qui e’ pessima). Sono in debito con fotografi come Massimiliano Curcio e Jason Theaker, per l'ispirazione fornitami dai loro lavori.

Quale sara’ il passo successivo? La fotografia, come pure la vita, e’ evoluzione continua.

Wednesday 14 January 2009

terra bruciata















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I’ve got a bit of a writer’s block. Or better, I’m exhausting all my writing energies for other purposes (job). So, I’ll try to sort out my confused thoughts and make my point. Talking about exhaustion…sometimes I think about our approach, as human beings, towards what and who surrounds us. We deplete what Nature created, we think about the beauties of Nature…as if they were there for our enjoyment. All swallowed by our greed. We relate to other people in a similar way. We take everything at a time, we exasperate and empty. Disposable relationships. I don’t know, it’s that my idea of happiness provides that other people be happy too.
We should return to a more genuine relationship with Nature, I think that would change the way we relate to other people too. We should probably return to paganism, feel the spirit of Nature. And fear it.

Ho un po’ di blocco dello scrittore. O meglio, sto esaurendo tutte le mie energie in termini di scrittura per altri scopi (lavoro). Per cui faro’ un tentativo di mettere ordine tra i miei pensieri confusi e rendere chiaro il mio punto. A proposito di esaurire...a volte penso al nostro approccio, come essere umani, nei confronti di cosa e chi ci circonda. Esauriamo cio’ che la Natura crea, pensiamo alle bellezze della Natura...come se fossero li’ affinche’ noi ne godiamo. Tutto ingoiato dalla nostra avidita’. In una maniera simile ci relazioniamo alle altre persone. Prendiamo tutto in una volta, esasperiamo e svuotiamo. Relazioni usa e getta. Non so, e’ che la mia idea di felicita’ prevede che anche le altre persone siano felici.
Bisognerebbe ritornare ad un rapporto piu’ genuino con la Natura, e penso che cio’ cambierebbe anche il modo in cui ci relazioniamo agli altri. Dovremmo probabilmente ritornare al paganesimo, sentire lo spirito della Natura. E temerla.

 
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