tag:blogger.com,1999:blog-7967576235948414877.post1157841970968550326..comments2015-09-25T21:32:31.520+01:00Comments on I:Sehnsucht: finestre: fines terraeluca:sehnsuchthttp://www.blogger.com/profile/00036525641645458210noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-7967576235948414877.post-25465758594355515062008-09-18T23:33:00.000+01:002008-09-18T23:33:00.000+01:00Sto leggendo a ritroso i tuoi post più vecchi, e ...Sto leggendo a ritroso i tuoi post più vecchi, e li trovo tutti molto belli.<BR/>Mi soffermo su questo, perchè il tema lo trovo particolarmente interessante.<BR/>Anche io uso molto la "finestra virtuale" e come dice Momo può essere un ottimo modo per entrare in empatia con altre persone, ma alla fine credo, come dici tu, dobbiamo tenere sempre a mente la nostra fisicità, fatta di odori, fatta della voce con i suoi toni, di silenzi, fatta di sguardi e di occhi socchiusi, di gestualità che dicono a volte più di mille parole...<BR/>Io sinceramente non ci sò rinunciare!<BR/>Ciaogazhttps://www.blogger.com/profile/05679340611801369679noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7967576235948414877.post-8460856640377056062008-04-24T00:39:00.000+01:002008-04-24T00:39:00.000+01:00Cara S. grazie per lo spunto interessante. Il sape...Cara S. grazie per lo spunto interessante. Il sapersi mettere in ascolto, certo, e' importante. Io penso che pero' sia anche fondamentale avere la consapevolezza che queste finestre magiche comportino una distorsione delle relazioni umane. Cio' non deve necessariamente avere un'accezione negativa. Del resto questo tipo di distorsione va in un certo senso di pari passo col progresso. Di quanto i rapporti umani siano gia' distorti me ne resi conto durante un paio di viaggi particolari, di cui non sto a parlare qui perche' non voglio fare "l'uomo di mondo". La mia puo' sembrare un'affermazione abusata, ma io credo sia proprio cosi'. Quanta autenticita' si riesca a recuperare, poi, sta a noi, alla nostra capacita' di ascoltare, di leggere tra le righe e di esser consapevoli.luca:sehnsuchthttps://www.blogger.com/profile/00036525641645458210noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7967576235948414877.post-4742921337162696972008-04-20T15:48:00.000+01:002008-04-20T15:48:00.000+01:00premetto, che, essendo io molto all'antica, e in p...premetto, che, essendo io molto all'antica, e in più per deformazione professionale "architettonica", sono legatissima al significato tradizionale di finestra. un filtro da cui osservare il mondo, magari senza essere visti, attraverso tende, o al contrario, di notte, uno specchio traslucido grazie a cui permettere ai curiosi di intravedere l'interno; ma anche una bucatura nel muro da cui lasciare entrare il vento e la luce, da cui urlare, da cui sporgersi e toccare con mano qualcosa all'esterno. la storia, la letteratura, la pittura sono piene di finestre famose.<BR/>nonostante ciò, non posso negare di essere un'attiva utilizzatrice di Windows e dei nuovi modi per comunicare che abbiamo a disposizione grazie alla virtualità. queste finestre possono davvero rappresentare delle belle occasioni. tutto è lasciato in mano alla nostra libertà di scegliere quali aprire e quali lasciare chiuse. <BR/>ma la cosa che, anche se un po' mi duole fare, devo ammettere è che in certe -anche se rare- occasioni ho avuto la netta impressione di sentire il profumo di qualcuno -e quindi imparare a riconoscerlo e a distinguerlo, al limite anche arrivare a sfiorarlo- anche sporgendomi da una finestra virtuale. lo devo proprio ammettere. forse tutto dipende da quanto ci si vuole mettere in gioco ad ascoltare. perchè una differenza importante tra una finestra "tradizionale" ed una virtuale mi sembra sia che, mentre nella prima il senso principale era la vista, nel secondo caso va fatto un particolare esercizio di ascolto.<BR/>momòAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7967576235948414877.post-3501954738886723662008-04-10T14:17:00.000+01:002008-04-10T14:17:00.000+01:00che il profumo possa portare all'empatia va da se....che il profumo possa portare all'empatia va da se. ma talvolta succede anche il contrario: se non c'e empatia non ci si avvicina mai a sufficienza per poter sentire l'odore delle persone (a meno che non abbiano delle ascelle come le tue, e allora...;)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7967576235948414877.post-57887753061298931002008-04-10T12:57:00.000+01:002008-04-10T12:57:00.000+01:00Si identifichi, utente anonimo. Vera domanda da Ma...Si identifichi, utente anonimo. Vera domanda da Marzullo, questa. Comunque la risposta e' semplice e logica. Dal profumo parte l'empatia. Se fosse il contrario, dato che il grado di empatia varia enormemente a seconda della persona con cui si interagisce, allora anche il proprio profumo dovrebbe cambiare da un momento all'altro. Le mie ascelle ce la stanno mettendo tutta per contraddirmi.luca:sehnsuchthttps://www.blogger.com/profile/00036525641645458210noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7967576235948414877.post-47489302736094158242008-04-10T09:36:00.000+01:002008-04-10T09:36:00.000+01:00mi sa che devo dare uno sguardo a questo libro. di...mi sa che devo dare uno sguardo a questo libro. <BR/>di pessoa ho provato a leggere solo le poesie.<BR/>la vita dietro a una finestra mi fa venire in mente due cose in questo ordine: "Bartleby" di Herman Melville ed Emily Dickinson.<BR/>e' dal profumo che parte l'empatia o dall'empatia arrivi si arriva al profumo?Anonymousnoreply@blogger.com