Monday, 17 November 2008

dim echo from the silentscape













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Sounds were what impressed me the most during my trip to Lapland. The moaning of thin layers of ice cracking on the surface of lakes, a stream running through the snowy wood, the distant howling of the huskies. And then silence. Such combinations of sight and sound do leave me paralyzed.

The impossibility of capturing sounds is certainly a limiting factor in photography. At least theoretically.

I might as well quit photography once I felt I overcame this limit. But that’s my idea of photography, I almost totally lack interest in documentary photos. A photo should rather involve your senses, dig deep down and find a path to the pristine emotion. It should even amplify what you felt in the moment of shooting. That feeling of being paralyzed I felt in the forest. Closing your eyes and listening to the view.



I suoni sono cio’ che piu’ mi ha colpito durante il mio viaggio in Lapponia. Il lamento di sottili lastre di ghiaccio che si frammentano sulla superficie dei laghi, un ruscello che scorre lungo un bosco innevato, l’ululato degli husky in lontananza. E poi silenzio. Una tale combinazione di suoni e scenari riesce a paralizzarmi.

L’impossibilita’ di cogliere cio’ che udiamo e’ senz’altro un limite della fotografia. Almeno in teoria.

Potrei anche abbandonare la fotografia il giorno in cui pensassi di aver superato questo limite con uno scatto. Ma tale e’ la mia idea di fotografia, non ho quasi alcun interesse nello scattare foto documentaristiche. Una foto dovrebbe piuttosto coinvolgere i sensi, scavare fino a trovare un percorso che giunga alla pura emozione. Dovrebbe persino amplificare quel sentimento che si e’ provato al momento dello scatto. Quella sensazione di paralisi che ho avvertito nel bosco. Chiudere gli occhi e ascoltare il panorama.

Tuesday, 4 November 2008

amore DOC
















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Love. Love can be a pretty difficult theme to go over. First of all, I find it very complicated to give a definition of love. I have a mathematical mind, therefore I need clear definitions. Is it a blurry image in our mind? Like a distant memory mingled with fantasy. A romantic picture. Might love as well be a disease? I’m not talking about being 'lovesick'. I just wonder if love can be assimilated to an OCD (Obsessive Compulsive Disorder). I think that would make it much closer to art than any mellow song or novel could ever make. I personally have quite a compulsive approach towards things such as alcohol, cigarettes, sex. Things which in a way or another have been associated to art. I might have an even more obsessive-compulsive attitude towards photography, be it staring at somebody else’s piece of art or going outdoor with my camera and use photography as a Panacea. Then let’s love be art. And art be love.



Amore. L’amore puo’ essere un tema piuttosto complicato da affrontare. Prima di tutto, trovo estremamente difficile darne una definizione. La mia mente matematica ha bisogno di definizioni chiare. Si tratta forse di un’immagine sfocata nella nostra mente? Come un ricordo distante frammisto a fantasia. Una foto romantica.

E se invece l’amore fosse una malattia? Non nel senso romantico di ‘malattia d’amore’. Mi chiedo piuttosto se possa essere assimilato ad un Disturbo Ossessivo Compulsivo. Penso che forse cio’ lo avvicini all’arte piu’ di quanto una canzone o un romanzo possano fare. Personalmente, ho un approccio piuttosto compulsivo verso cose come l’alcol, le sigarette, il sesso. Tutte cose che in una maniera o l’altra sono state associate all’arte. Posso avere un approccio maggiormente ossessivo-compulsivo verso la fotografia, che si tratti di fissare l’opera di altri o andare in giro ed usare la fotografia come Panacea. Che l’amore sia arte, dunque. E arte amore.

 
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