Wednesday 2 April 2008

l'ombre et la lumiere















(click picture to enlarge)


This is a detail of Le Sacre Coeur from a different angle. I’m obsessed with details. However this is not what I want to talk about today. In fact I want to talk about the opposite of the detail in photography, which in a sense is silhouette.
I remember a day during my first year in college. I went to visit some relatives I had never met before. It was very boring, as usual with relatives. It was very hot, also. Boring and hot. I remember I was sitting on a couch, and I remember their daughter, standing against the window in the afternoon sun. I thought she was beautiful, though I wasn’t able to see much more than her silhouette. Then I mused. That was an interesting perspective to look at the world. Only silhouettes. What if we were only able to see silhouettes? They wouldn’t have been able to notice my boredom on my silhouette. Or see me sweating because of the heat and the boredom. What about the others? Would anything change in the way we judge them? No colours of the eyes, no expression on their faces. How would we redefine beauty? How much would imagination mingle with reality?

-listen to: L'ombre et la lumiere by Coralie Clement

Un dettaglio del Sacre Coeur da un angolo differente. Sono ossessionato dai dettagli in effetti. Tuttavia non e’ di cio’ che vorrei parlare in questo momento. In realta’, cio’ di cui vorrei parlare potrebbe essere considerato come l’esatto opposto del dettaglio in fotografia. Controluce.
Mi viene in mente un giorno, durante il mio primo anno di universita’. Andai a far visita a dei parenti che non avevo mai incontrato prima. Fu ovviamente molto noioso, come sempre con i parenti. Era anche molto caldo. Noioso e caldo. Ricordo che ero seduto su un divano, e ricordo la loro figlia, in piedi contro la finestra. Pensai fosse molto bella, anche se cosi’, in controluce, non potevo scorgere granche’ delle sue fattezze. Poi pensai e pensai. Era un’interessante prospettiva dalla quale osservare il mondo. In controluce. Come sarebbe se potessimo scorgerlo solo cosi'? Silhouette. Sul mio viso non avrebbero potuto notare l’espressione di noia. Ne’ il sudore che veniva giu’ per il caldo e per la noia. E in che modo vedremmo gli altri? Cambierebbe qualcosa nel modo in cui li giudichiamo? Niente colore degli occhi, niente espressioni del volto. In che modo ridefiniremmo la bellezza? E quanto l’immaginazione influenzerebbe la realta’?

-ascolta: L'ombre et la lumiere di Coralie Clement

3 comments:

Anonymous said...

Riflessione interessante che mi ha fatto venire in mente il mito della caverna di Platone.
La foto è bella... mi piace molto il dettaglio della spada. Mi devo decidere anch'io a fotografare in controluce, tecnica che uso poco

Anonymous said...

Il controluce, ovvero "niente è come sembra"... un'interessante possibilità di esplorare con lentezza le forme che ci circondano e di coglierne poi, fulmineamente, i dettagli ai bordi. Concentrare l'attenzione sulle linee, lasciar perdere masse, sfumature e colori pastello, puntare all'oggettività bidimensionale. Impadronirci di ciò che ci sta davanti attraverso il solo tracciare un segno grafico. Facile per chi ha capacità di sintesi, difficile e sempre sorprendente con la macchina fotografica. Ottimo strumento per indagare le diverse rugosità delle superfici, potente trampolino di lancio per iniziare a immaginare cosa c'è all'interno delle superfici.
Ma non vorrei mai che sostituisse la normale visione delle cose, perché perderebbe la sua preziosità: dare un apporto "differente" alla percezione della realtà, ricordarci che avere la visione a tutto tondo di qualcosa è ancora poco per poter dire di conoscerla davvero.

momò

luca:sehnsucht said...

Al mito della caverna non ci avevo pensato. Strano, perche' in effetti e' piuttosto calzante.
Silvia, sono assolutamente d'accordo con cio' che dici, soprattutto per l'ultima frase. Grazie comunque per l'approfonditissimo commento. Mi fa piacere che si possa creare una qualche piccola forma di discussione. In effetti ero un po' titubante con la formula "blog" dato che la maggior parte delle persone lo usa per parlare di se', cosa che mi sembra escluda gli interlocutori. Fatemi sapere cosa ne pensate.
Grazie ancora a tutti, compresi i visitatori che non hanno ancora commentato, aggiornero' con una foto e un testo nuovi di zecca entro mercoledi' ;)

 
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